Erboristerie, Erbe Officinali, Utilizzo Erbe Medicinali - Erboristeria

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Storia dell'Erboristeria

L’erboristeria è un'antica medicina che affonda le proprie radici nella notte dei tempi. Da millenni l'uomo ricorre all'utilizzo delle piante (che successivamente sono state considerate "officinali) per curare i malanni di cui soffriva. Con il tempo, l'uomo ha operato una selezione, in base a criteri empirici, finalizzata a classificare le erbe secondo le loro proprietà e il loro grado di efficacia. Qualunque cultura umana possiede una conoscenza empirica sull'utilizzo di molte specie vegetali come rimedio fitoterapico. Anzi, a dire il vero, seppur presente come istintualità e non come cultura, anche negli animali, compresi i carnivori, esiste una sorta di automedicazione attraverso l'uso di erbe; i gatti ne sono un esempio concreto. Nel corso dei secoli, specie nelle culture più antiche, l'uomo ha dato origine a tutta una serie di credenze sulle piante fino a farne uno strumento magico, in parte finalizzato al controllo del potere e in parte destinato a supplire le lacune della medicina ufficiale, spesso impotente nei confronti di gran parte delle malattie. Sono nate perciò leggende molto suggestive come quella che riguarda la raccolta della mandragola, pianta ammantata di fascino e mistero il cui potere magico era praticamente incontrastabile.

           


Origini storiche dell’Uso delle Erbe come Medicina

L'origine della fitoterapia non può essere ricercata attraverso a una data certa, ma possiamo conoscere a grandi linee solo quali furono i primi popoli a tramandare questa antica scienza attraverso la storia scritta. Poiché, come già abbiamo accennato, l'uso delle erbe è presente anche negli animali, nulla ci impedisce di pensare che anche i primi uomini, più indietro nella scala evolutiva, siano ricorsi alle erbe con la stessa istintualità degli altri animali. Se accogliamo tale teoria, dobbiamo pur ammettere che l'uso delle erbe come medicamento è nato con l'uomo. Nel processo conoscitivo di tutto ciò che l’uomo poteva osservare, probabilmente, c'è stata una data storica (che noi non conosciamo) nella quale, in modo puramente casuale, alcuni dei nostri progenitori devono aver notato effetti benefici di alcune erbe utilizzate come alimenti. Da qui la necessità di tramandare tali conoscenze con la parola e, successivamente, con la nascita delle civiltà, con la scrittura.
Con l'emergere delle civiltà, nacquero delle figure specializzate nell'utilizzo delle erbe medicinali come strumento ufficiale nella cura delle malattie. Inizialmente, le figure che si occupavano di questa disciplina erano rappresentate dagli stregoni e dai sacerdoti, poiché, a differenza della gente comune, essi erano ritenuti capaci di stabilire un contatto con le divinità che infondevano loro la conoscenza che li rendeva tali. Da qui l'origine del rispetto di cui essi hanno goduto da parte del popolo nell'arco dei secoli.
La cultura medica delle piante officinali come terapia nasce probabilmente in cina e, forse quasi contemporaneamente, in Mesopotamia. Dalla Mesopotamia, la tradizione erboristica migrò in grecia fino ad investire tutta l'Europa attraverso l'espansione dell'impero romano.
Non va dimenticato il contributo dato a questa disciplina da parte della gente comune come cacciatori, contadini e donne relegate alla cucina. Queste figure, avendo il privilegio di essere a diretto contatto con prati, boschi e terreni coltivati destinati alla raccolta, hanno affinato nei secoli la capacità di identificare le specie vegetali più adatte ad essere utilizzate nel trattamento dei mali più comuni. Questa tradizione popolare, è riuscita incredibilmente ad approdare sino ai giorni nostri nelle civiltà odierne più avanzate.

 
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